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Una selezione di links, documenti e riferimenti a BMS, inclusi:

  • PUBBLICAZIONI su riviste e monografie
  • NEWS e articoli dal web
  • CONFERENZE e WORKSHOPS
  • CONTESTS e gare
  • Il PNRR è anche Qualità dell’Abitare

    In ARTICOLI, NEWS INTERNE il

    Quando il PNRR vide la luce nel 2021 ad opera della convergenza di proposte nazionali ed europee, l’Italia cercava, insieme al resto del Mondo, di uscire dal (fisicamente, socialmente, emotivamente e professionalmente) difficile periodo pandemico prodotto dal diffondersi del coronavirus Covid-19.

    Dopo aver affrontato il profondo cambiamento imposto alle vite di tutti noi dalle esigenze sanitarie, il PNRR ha incarnato quella prospettiva di ripresa e di rilancio del Paese maturata nel corso del periodo di quarantena e arricchita da nuove prospettive, orientate alla sostenibilità del nostro modo di vivere e all’incremento della digitalizzazione in tutti gli ambiti economici e sociali.

    In BMS quel periodo è stato caratterizzato da un’eccezionale continuità lavorativa, grazie all’impegno di tutti i componenti della nostra squadra e grazie al processo di innovazione e digitalizzazione dell’azienda, degli strumenti e delle modalità operative, che hanno permesso a tutto il nostro gruppo di continuare a operare ognuno dalla propria residenza.

    Il PNRR è stato il segno atteso in una prospettiva di ritorno alla rotta, destinato a incidere sullo sviluppo del Paese e, per questo motivo, al quale partecipare necessariamente, con grande energia e convinzione, per offrire il proprio. In particolare, abbiamo posto l’attenzione su quei progetti che meglio incontravano le peculiarità del nostro approccio al progetto, nel quale la rigenerazione urbana, l’integrazione disciplinare, l’innovazione, la digitalizzazione, l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale, la qualità a basso costo, sono temi che fanno parte dell’attuale DNA dell’azienda e che sono oggetto del continuo impegno di tutti i nostri professionisti.

    E’ rappresentativo, da questo punto di vista, il caso del progetto proposto dal Comune di Novara per la realizzazione di un nucleo di edilizia sociale, in corrispondenza di un’area abbandonata prima occupata dal cantiere della TAV Milano Torino. Un progetto di grande interesse dove era intenzione del Comune trasformare la situazione di degrado e marginalità che si era andata definendo in quel brano di territorio, in una nuova opportunità di riscatto e rinascita per tutta la comunità locale.

    Fig. 1 – Fotografia zenitale del campo base per la realizzazione della TAV Milano-Torino

    Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo insediamento residenziale sociale destinato a famiglie o a giovani coppie, spesso escluse dal mercato abitativo tradizionale, per offrire un brano di città che possa diventare un laboratorio sociale aperto e creare un contesto ideale affinchè il tema della sperimentazione e dell’inclusione divenga il vero baricentro del progetto. Qui, al fianco agli aspetti sociali, economici e culturali, anche i temi relativi all’ideazione e realizzazione del contesto fisico potevano diventare veicoli di proposte coraggiose che mettessero insieme, ottimizzazione delle qualità dell’abitare, ottime caratteristiche tecniche, sostenibilità economica, sicurezza e forte identità architettonica.

    Fig. 2 – Masterplan preliminare posto a base di gara

    E’ su tutte queste tematiche che BMS ha lavorato, in collaborazione con altri gruppi di lavoro, per offrire ai futuri abitanti del quartiere un luogo che, pur nell’essenzialità delle sue caratteristiche, permettesse di offrire elevati standard abitativi, fatti di: benessere; qualità dell’architettura; ricchezza dello spazio urbano.

    Questo a partire dal progetto dello spazio destinato a verde pubblico, che con i suoi 31.000 mq è certamente uno dei protagonisti dell’intervento, e che su richiesta dei progettisti è stato affidato dal Comune ad uno studio specializzato nel progetto del paesaggio, in modo che potesse diventare una nuova opportunità nella costruzione di uno spazio pubblico di qualità all’interno del quartiere.

    Fig. 3  – Masterplan sviluppato dal team di progettisti vincitore dei 3 Bandi

    Ma ancora più direttamente, BMS si è impegnata nello studio e nella progettazione del prototipo di edificio residenziale, che è servito da base per essere declinato in tre tipologie differenti sulle 5 previste all’interno del masterplan, andando a modificare anche l’assetto planivolumetrico al fine di arricchire l’immagine urbana degli edifici nel loro complesso: parliamo in particolare delle tipologie A, B e C, con rispettivamente 4, 2 e 8 appartamenti.

    Il prototipo, ideato su pilotis come richiesto dal Comune per una maggiore sicurezza degli abitanti, prevedeva:

    • la riconfigurazione della disposizione planimetrica degli edifici in modo tale da rendere lo spazio aperto più fluido e interconnesso, con percorsi, slarghi, piazze e aree verdi;
    • la creazione di un involucro stereometrico e prismatico, che rompesse la ripetitività dello schema di partenza con un profilo e una struttura compositiva dei prospetti asimmetrici;
    • spazi interni di grande qualità, con dimensioni e caratteristiche che permettano di valorizzarne la fruibilità e la funzionalità delle singole unità;
    • una dotazione impiantistica delle unità immobiliari completa, comprendendo sia la climatizzazione invernale ed estiva, la connessione ad internet e ogni altro comfort che assicuri il benessere degli abitanti.

     

    Dall’accurata declinazione dei driver progettuali è scaturito un aggregato che, sovrapponendo le nostre esperienze progettuali sul tema dei quartieri residenziali di nuova ideazione, ha raggiunto l’obiettivo di ricreare, pur in contesti apparentemente periferici, una qualità dell’abitare e un’urbanità del tutto compatibili con quelli di interventi di edilizia privata posti in aree più centrali grazie ad un attento lavoro di analisi, confronto e sintesi.

    Fig. 10  – Viste renderizzate degli edifici residenziali delle tipologie A, B e C inserite all’interno del Masterplan

    E’ un risultato che ci rende particolarmente orgogliosi e che è merito di un team di progettazione affiatato e portatore di competenze eterogenee che hanno saputo trovare sintesi all’interno del progetto. Al contempo, è necessario sottolineare come questo sia anche la conseguenza dell’interazione costruttiva e aperta che abbiamo potuto avere tanto con il Comune di Novara quanto con gli altri consulenti che hanno lavorato al progetto, consentendoci di contribuire in maniera decisa al buon esito di questo progetto che confidiamo riesca a mantenere, al termine del cantiere, quella qualità che abbiamo cercato, immaginato e voluto.

     

    Per questo ringraziamo la nostra squadra: Leonardo Berretti (DM BMS Architettura), Marco Serra (DM BMS Strutture), Salvatore Mele, Andrea Nicita, Anaelle Ravez, Giacomo Zucchiatti.

     

    Concludiamo citando tutti i membri dei tre gruppi di lavoro coinvolti nel progetto:

    Lotto 1 e coordinamento generale – RINA, Corvino + Multari, DFP Engineering, Arethusa

    Lotto 2 – 3TI Progetti, Seingim, Servizi integrati

    Lotto 3 – BMS Progetti, Recchi Engineering, eFM

  • Palestro 24 punta alla Certificazione LEED

    In ARTICOLI, NEWS INTERNE il

    Palestro 24 ha accolto la sfida di perseguire il protocollo di certificazione LEED sotto il rating Core& Shell. Trattandosi di un edificio storico, e per tale motivo sotto tutela, le possibilità di intervento sono state fortemente vincolate a questa condizione.

    Il team di progettazione, insieme alla committenza e al GC in fase di cantiere è riuscito ad ottenere ottimi risultati in tutte le categorie di impatto LEED. Il risultato è un edificio altamente performante che risponde ai più alti standard ASHRAE 90.1-2010 e 62.1-2010.

     

    Il Contesto Urbano e Informazioni Generali


    Palazzo Bernasconi si trova a Milano, in Via Palestro al n. 24, all’incrocio con Corso Venezia, in posizione privilegiata con affaccio sui giardini pubblici Indro Montanelli e poco distante da Villa Belgiojoso Bonaparte, a meno di due chilometri dal Duomo.
    La zona, centralissima, è molto ben collegata al resto della città grazie alla linea metropolitana M1 ed è caratterizzata dalla presenza di numerosi palazzi di rappresentanza, residenze dell’antica nobiltà milanese.

    L’edificio è costituito da sette livelli fuori terra, di cui due piani ammezzati e un livello coperture, un piano seminterrato ed un piano interrato. Lo sviluppo planimetrico è caratterizzato dalla presenza di una corte interna cinta da tre lati dell’edificio, con un portico ad archi lungo il lato nord-est, e chiusa nei lati nord-est e sud-ovest da un alto muro di cinta con gli edifici adiacenti.
    Lo stile architettonico è conforme agli edifici coevi di Milano e soprattutto del vicino corso Venezia: palazzi residenziali e di rappresentanza in stile neorinascimentale revivalista (soprattutto per quanto riguarda la facciata) o liberty (prevalente nelle decorazioni interne ed in particolare nei numerosi elementi in ferro battuto).

    Riuso Adattivo


    L’ottima posizione al centro del comune di Milano consente agli occupanti dell’edificio di raggiungerlo comodamente con il trasporto pubblico minimizzando di conseguenza l’inquinamento causato dall’utilizzo di auto. Essendo inoltre un edificio storico recuperato è un buon esempio di “riuso adattivo”, ovvero la pratica di riconversione di edifici storici già esistenti allo scopo di ridurre fonti di inquinamento dell’attività di costruzione. Tali attività, comunque ridotte rispetto ad un edificio di nuova costruzione, sono state monitorate per controllare l’azione erosiva del suolo e di sedimentazione nei corsi d’acqua e nelle falde. Più del 75% di rifiuti generati dall’attività di cantiere sono deviati dalla discarica e avviati al riciclo.

    La conversione del progetto originario prevede lavori di demolizione e ristrutturazione interna con modifiche alla planimetria, rifacimento degli impianti di riscaldamento, elettrico, idraulico e ascensore, senza modificarne la destinazione d’uso.
    Tutta questa attività è stata realizzata rispettando le parti storiche dell’edificio. Inoltre, sono state prese misure di protezione per ridurre i disturbi del progetto di costruzione a proprietà vicine, sistemi di acqua piovana e il sito stesso. Per gestire tutte queste misure, è stato implementato un piano di controllo dell’erosione e della sedimentazione durante tutta la fase di costruzione. Inoltre, sono state effettuate numerose ispezioni che garantiscono l’attuazione del piano.

     

    Riduzione dei Consumi


    Grazie all’istallazione di riduttori di portata nelle rubinetterie e di cassette a doppia mandata, l’edificio riesce a risparmiare circa il 40% di acqua potabile rispetto ad altri edifici della stessa tipologia e più del 15% dei consumi elettrici grazie all’alta efficienza degli impianti installati.

    Per ridurre la quantità di acqua potabile utilizzata nell’edificio, sono state previste le seguenti soluzioni:

    – Riduttori di flusso per:

    • Rubinetti bagni pubblici (restrooms) 1,35 lpm
    • Soffioni 5,7 lpm
    • Rubinetti cucina 3,8 lpm

    – Toilette a doppio scarico (3-4,5 lpf)

    L’edificio è inoltre dotato di contatori d’acqua permanenti che misurano il consumo totale di acqua potabile dell’edificio.
    La misurazione del consumo idrico aiuterà i team di progetto a migliorare le prestazioni dell’edificio.

     

    Gestione dei Rifiuti


    È prevista un’area dedicata accessibile agli autotrasportatori di rifiuti e agli occupanti dell’edificio per la raccolta e lo stoccaggio di materiali riciclabili per l’intero edificio.
    Le aree di stoccaggio del riciclaggio sono dimensionate per le seguenti categorie di materiali:

    Per ridurre i rifiuti da costruzione e demolizione smaltiti nelle discariche e negli impianti di incenerimento recuperando, riutilizzando e riciclando i materiali, durante la fase di costruzione è stato implementato un piano di gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione.
    Questo piano ha stabilito la deviazione dei rifiuti specificando se i materiali saranno separati o mescolati e ha descritto le strategie di deviazione per il progetto.
    Seguendo questo piano è stato possibile riciclare oltre il 75% dei rifiuti.

     

    Qualità Ambientale Interna


    Il mantenimento di una buona qualità dell’aria interna (IAQ) è garantito controllando le fonti di inquinamento, rimuovendo i contaminanti e aumentando l’aria residua prelevata dall’esterno. L’accurata progettazione meccanica prevede il monitoraggio durante tutte le fasi operative dell’edificio tramite un pressostato per controllare le variazioni di sovrapressione e pressione differenziale del sistema di ventilazione.

    La ventilazione all’interno dell’edificio è stata progettata tramite i più alti standard riconosciuti in tutto il mondo quali ASHRAE 62.1-2010. La portata di aria esterna è monitorata tramite sistema BMS che segnalerà possibili discostamenti superiori al 15% del valore di progetto. Nei locali in cui è prevista la ventilazione naturale sono stati istallati sensori di CO2 che segnalano agli occupanti quando aprire le finestre per consentire il ricambio d’aria.

    Casa Cipriani apre a Milano

    In ARTICOLI, NEWS INTERNE il

    Da abitazione signorile all’inizio del secolo XIX a company building ed atelier del famoso sarto Gianni Campagna all’inizio del nuovo millennio, Palazzo Bernasconi è uno splendido esempio di edificio di rappresentanza nel cuore di Milano, 5000 metri quadri di ambienti di pregio scelti da Casa Cipriani per ospitare la sua nuova prestigiosa ed esclusiva sede milanese, inaugurata il 21 settembre con un soft opening in preparazione all’apertura ufficiale il primo di ottobre.

    Nella migliore tradizione meneghina, l’edificio e l’intensivo progetto di ristrutturazione realizzato da BMS Progetti si svelano e si scoprono soprattutto una volta varcata la soglia di ingresso: in accordo con i criteri di conservazione ed inserimento nel contesto centrale e storico della città, è stato restaurato e valorizzato l’involucro esterno verso i giardini pubblici Indro Montanelli e corso Venezia, e gli interventi principali hanno interessato in particolare la facciata interna con un nuovo elemento architettonico essenziale e contemporaneo in vetro ed alluminio dorato, che ha notevolmente migliorato la flessibilità dei layout dei vari piani, e le coperture con unitarietà di linguaggio con i materiali e le volumetrie esistenti, per esaltare l’eccellente posizione panoramica nel centro della città e liberare gli storici tetti in rame da macchinari e superfetazioni.

    L’ambizioso ed esigente lavoro di progettazione integrata, condotto dalla fase di due diligence fino al commissioning, che ha coinvolto più di 15 progettisti e tecnici e ha comportato più di 25.000 ore di lavoro nell’arco di 4 anni, è stato realizzato in coordinamento con numerosi altri specialisti e consulenti. I layout interni sono stati ottimizzati per il nuovo utilizzo alberghiero ed affinati dal progetto di interior design dello Studio Michele Bönan che ha curato le suites, il ristorante, la hall ed il bar Arrigo, e dal progetto di Carlos Almada per il club al quarto piano, con consulenza dello Studio Voltaire per il lighting design e dello Studio Montanari per il food & beverage. Particolare attenzione è stata rivolta all’inclusione di nuovi sistemi di risalita per migliorare la fruibilità dei locali da parte di clientela e personale di servizio.

    L’obiettivo di raggiungere un risultato di eccellenza e prestigio non ha riguardato solo volumi e superfici ma ha coinvolto l’intero assetto dell’edificio, sia per le prestazioni energetiche, con macchinari ad elevata tecnologia per importanti fabbisogni impiantistici richiesti e totale coibentazione dell’involucro storico, che per gli altissimi standard di comfort ambientale ed acustico, ottenuti grazie al progetto di Viva Consulting, soprattutto per l’isolamento dell’area SPA interrata dalla vicina linea metropolitana. L’area SPA e benessere è stata progettata dallo Studio Apostoli, e include una grotta salina i cui macchinari sono stati collocati al nuovo piano interrato realizzato sotto le fondazioni esistenti.

    BMS Progetti ha lavorato in forte sinergia con la proprietà, Merope Asset Management, per impostare il progetto, e con il tenant, Cipriani Milano, per svilupparlo e calibrarlo in modo da rispondere al meglio alle loro richieste. Casa Cipriani trova quindi spazio in un palazzo storico ed al contempo moderno ed efficiente, realizzato con un progetto ambizioso che mira ai più alti risultati possibili in termini di estetica, prestazioni e comfort, tutto per soddisfare le esigenze di un’attività alberghiera molto esclusiva. Sono risultati ottenuti grazie alla cura, l’attenzione ed il rispetto che l’edificio esistente meritava, avendo impostato un registro discreto, misurato, raffinato.

  • Lo studio e il pensiero – intervista con Rudy Cremonini

    In CONVEGNI, NEWS INTERNE il

    BMS Progetti espone per la prima volta presso i propri spazi, e sino a primavera 2022, le opere pittoriche di un giovane ed affermato Artista italiano, Rudy Cremonini.

    Il fortunato incontro con Cremonini nasce dallo stupore di come il suo processo creativo ed il nostro provengano da un comune “intuitivo” primigenio per poi realizzarsi in ogni opera che si trasforma via via in un pensiero compiuto ed infine in un “manufatto” reale autonomamente godibile, concreto e che può essere felicemente vissuto da coloro che ne saranno i destinatari.

    Proprio come avviene per l’Artista la nostra attività si sviluppa lungo un percorso che, dalla concezione di un’idea primaria originata per felice gemmazione, concretizza poi, modifica, evolve ed infine perfeziona ‘oggetto passando dallo stadio puramente concettuale a quello realizzativo attraverso un lavoro che è costantemente definito e popolato da pensieri, limiti e spazi.

    L’aspirazione di Cremonini e di BMS Progetti infatti è sempre quella che nel manufatto compiuto, sia esso artistico o architettonico-ingegneristico, si conservi il nucleo di quelle che sono state le rispettive intuizioni con l’obiettivo ed il desiderio che tali intuizioni siano così autentiche e profonde (proprio perchè derivanti da un lungo studio e da un altrettanto accurato processo di sviluppo) tali da suscitare continua emozione e gioia in tutti coloro che ne saranno i fruitori.

    BMSLAB ha concepito Il progetto espositivo con il supporto di Maria Chiara Valacchi, curatrice indipendente, fondatrice di Cabinet and Paint.

    BMSLAB è l’ambito trasversale di BMS Progetti per conferire valore aggiunto ai progetti attraverso attività che: stimolano nuove idee; favoriscono punti di contatto; propongono occasioni di approfondimento su aspetti di compatibilità ed integrazione dei progetti. BMSLAB, attraverso una piattaforma d’innovazione permanente, trasversale e sinergica, promuove logiche di sostenibilità, open innovation e contributi culturali volti al miglioramento del nostro approccio progettuale.

  • La percezione dello spazio – intervista a Luciano Galimberti

    In CONVEGNI, NEWS INTERNE il

    Luciano Galimberti, Presidente dell’ADI – Associazione del Disegno industriale e responsabile del Museo del Compasso d’oro di Milano, è intervenuto nell’iniziativa di BMS “La percezione dello Spazio” centrata sull’esposizione di opere di W. Niedermayr sull’Iran e su alcuni progetti di SANAA.

    L’intervista a Luciano Galimberti ha chiuso un ciclo di incontri, curati da Claudio Composti, in cui si è sviluppato un articolato dialogo a più voci su arte, design contemporaneo, sostenibilità e responsabilità sociale mettendo al centro del dialogo la relazione tra etica ed estetica, fino ad arrivare all’innovativo concetto di Design Thinking.

    Le opere di W. Niedermayr si sposteranno ora a Torino al Centro Italiano per la Fotografia CAMERA. La mostra è stata organizzata tra CAMERA e Intesa Sanpaolo – Socio Fondatore e Partner Istituzionale di CAMERA in collaborazione anche con la galleria Ncontemporary e curata da Walter Guadagnini con la collaborazione di Claudio Composti e Giangavino Pazzola.

     

    BMS LAB ha concepito il progetto espositivo con il supporto della galleria Ncontemporary (Milano | Londra) e del curatore Claudio Composti.

     

    Per informazioni e visite:

    bmsprogetti@bmsprogetti.it
    info@ncontemporary.com