Castelli di Cannero

ANNO

2018

CLIENTE

Dott. Vitaliano Borromeo

VALORE

€ 8 mln

ATTIVITA’

Progettazione integrata

LOCATION

Cannobio – Italy

CREDITS

Progetto architettonico e di restauro: Simonetti Architettura

Categories:

Tags:
restauro

L’intervento di restauro e valorizzazione dei Castelli di Cannero rappresenta una complessa combinazione di obiettivi che ha stimolato una notevole quantità di riflessioni su tutti gli aspetti tecnologici riferiti alle strutture ed alle istallazioni impiantistiche.

Gli aspetti legati alla logistica sono stati spesso elementi decisionali nelle soluzioni adottate che, oltre a rispettare specifici e chiarissimi vincoli di carattere architettonico in una logica di necessaria conservazione, hanno dovuto tenere conto dell’accessibilità e degli scarsi spazi a disposizione.

Da un punto di vista impiantistico, l’elemento rilevante è la presenza di un sistema chiuso ed eutonomo, alimentato solo da energia elettrica attraverso un cavo subacqueo che collega la cabina a terra con l’isola.

Il nuovo progetto prevede sistemi di potabilizzazione e sistemi di depurazione dedicati, sia alla parte pubblica-museale, sia alla parte residenziale. Le caratteristiche degli impianti sono state definite nella logica di una sostenibilità globale dell’intervento, tenendo conto anche del complesso articolato del sistema di vincoli di conservazione.

In considerazione del carattere di restauro dell’intervento le opere strutturali sono state studiate nell’ottica del consolidamento dell’esistente e, ove si tratti di nuovi elementi, rispettando il requisito di reversibilità.

I materiali per le opere strutturali saranno quindi:

  • malte a base di calce naturale, con inerti prelevati dalle cave di originaria provenienza, per le possenti murature in pietra;
  • solai in legno di castagno;
  • acciaio trattato con effetto brunitura per tutti i nuovi camminamenti e le scale che consentiranno l’accesso alle varie aree del “castello”.

Per questi ultimi nuovi elementi, il dimensionamento è stato eseguito cercando di minimizzare l’impatto sull’esistente. L’organizzazione logistica necessaria per l’approntamento del cantiere ai Castelli di Cannero appare come sfida nella sfida. Tutti gli apprestamenti, le attrezzature e i materiali dovranno viaggiare su acqua mediante chiatte, sfidando in alcune occasioni anche i repentini cambiamenti meteorologici, come accaduto anche durante l’estate appena trascorsa.

Il castello per sua peculiarità è inoltre poco accessibile (attualmente una sola porta di 1×2 metri) e gli spazi esterni alla cinta muraria sono esigui quando inesistenti in caso di piene del Lago Maggiore. In tal senso sarà allestita una piattaforma esterna temporanea con quota di impalcato superiore al livello di massima piena del Lago nel tratto di spiaggetta che guarda all’Isola delle prigioni.

I materiali saranno trasportati all’interno della cinta muraria mediante gru edile a torre ubicata nella corte d’Armi e quindi in posizione pressochè baricentrica. Per le aree non raggiungibili dal braccio della gru edile saranno impiegate minigru di facile spostamento. Per alcuni trasporti in sommità al Mastio si ricorrerà anche all’uso dell’elicottero.

Per il consolidamento e restauro di tutte le murature interne ed esterne saranno allestiti oltre 15.000 mq di ponteggi, alcuni a sbalzo sulla superficie del Lago.

In un complesso caratterizzato quindi da un limitato numero di piani fruibili pur in un edificio abbastanza esteso, abbiamo una notevole concentrazione di tecnologia che rende l’insieme un interessante combinazione tra passato e futuro.